"Virgolette di oggi..."

"ho sbagliato..... la strada curva a SINISTRA (voi dovete comunque andare dritti)" - Oliver64 Thu Nov 30, 2006

Nomi delle Honda

Vorrei cercare di mettere in chiaro la questione in oggetto.

Il caro Soichiro aveva un modo tutto suo di dare nomi e/o sigle ai mezzi che la sua feconda mente partoriva.

Partiamo dall'inizio.

La prima honda, praticamente una bicicletta sulla quale il Nostro montò un motore di 50 cm3, residuato bellico, prodotta in pochi esemplari (si dice 500), venne giapponesemente e originalmente battezzata "A"!!! Quale prova di inesauribile fantasia, il Soichiro, al suo secondo esemplare, appioppò il nome di "B"!

Esausto per queste grandi spremute di meningi, prodotti altri esemplari, ebbe l'idea geniale (!) di chiamarli C, D, E!!!

Dopodiché, si stufò di dover ogni volta spendere tanto tempo per i nomi così originali, e si decise a chiamare tutte le moto "Dream"! 

Si può però supporre, che la mente mai pacata di fantasia, abbia comunque continuato a battezzare le moto con le lettere dell'alfabeto e, giunto alla Z (il 50 4 tempi detto anche monkey...) sia passato alla C, saltando a piè pari la B, e ricominciando a nominarle dalla seconda lettera in poi (un po’ come per le targhe). Molte lettere non venivano comprese, per somiglianza con altri modelli di concorrenza e per significati e sigle già usate. Con una serie di passaggi si giunge alle CA e poi alle CB, a denotare un modello stradale, solitamente di punta, nella gamma prodotta. Il modello CA effettivamente esiste, ed è la sigla di alcuni monocilindrici (uno di quelli in foto, il CA 90, è anche detto C200). Poi altre lettere hanno seguito. Esiste, ed è famosa, la CD, la CG e, guarda guarda, la CR!

Alle sigle la Honda ha poi associato dei nomi, soprattutto dopo il 1959, quando ha invaso il mercato americano. Gli yankee erano soliti dare nomi a qualunque oggetto, per tradizione (davano un nome anche alle sedie elettriche e ai carri armati, per capirci). Ecco quindi che il nipponico prende al volo la questione e affibia nomi e nomignoli -sempre in inglese- ai suoi modelli. Si parla quindi di Hawk, Super Hawk, Benly, Dream e poi, successivamente, Four, Gold Wing, Sabre, Magna, Interceptor, Dominator, Shadow (queste la conosciamo anche noi) etc.

I modelli "economici" erano denominati "Benly" dal suono della parola che significa "economico" in giapponese, mentre quelli di alto livello "Dream", in quanto chi aveva il Benly se lo "sognava il Dream! 

Sembrerà curioso, ma il primo modello di CB 750 (il K0 appena uscito) in alcune presentazioni e brochure veniva ancora denominato "Honda Dream 750". Chiaramente la caratteristica principale era quella di avere quattro cilindri, da cui "Four" fu il passo ovvio. 

Faccio presente che sulla maggior parte dei modelli il nome di cui parliamo compariva sui fianchetti o sui simboli al serbatoio. Ecco quindi la scritta "Four" comparire all'inizio timidamente, poi decisamente sui fianchetti delle 750 prima, a seguire delle 350, 500, 550 e... BASTA!

Alla denominazione "Four" venne poi associato il termine "Super Sport", ad indicare un modello derivato da uno moto: la 400 dalla 350, oppure la 550 e la 750 dai modelli precedenti di 550 750 (la 550 non deriva dalla 500 come pensiamo in Italia, bensì dall 550 4 in 4, K0). Vorrei ricordare che il termine "Super Sport" era già applicato negli anni '60 ad alcuni modelli, partendo dalle 125 (forse da quando hanno iniziato a partecipare alle gare, ma questa è una mia associazione di date e modelli).

Talvolta la denominazione "Four" restava come sigla del modello: CB...F, sparendo da fianchetti o altro. Ma in quel caso stava solo a denotare il numero di cilindri e non il nome del modello. Per esempio le sigle VT e VF sono più che altro sigle-nomi, in quanto la sigla del modello vera e propria è solitamente un P... qualcosa, mentre il nome era Shadow, Interceptor, Sabre, Magna, ma solo per il mercato americano (appunto) mentre in Europa si preferiva denominarle con quelle sigle. 

Le sigle-nomi sono state molto utili per riassumere una o più caratteristiche costruttive, solitamente relative al motore. Ad esempio la X denominava i 4 valvole, sia fuoristrada, sia sportivi. Altrettanto comprensibili sono le T per i bicilindrici (sia a V, sia fronte-marcia), idem per le V, appunto.

Tornando alla questione Four e Non-Four, il nome "Four" è limitato ai modelli di cui ho parlato prima e non alla 650. Faccio presente, inoltre, che la 650 non ha neanche conservato la F nella sigla. La sua identificazione è solo CB650. 

Tantomento hanno mantenuto il termine le successive serie che prima hanno preso la X (passando per F e F2 che comunque designavano già le serie di modelli precendenti) e, successivamente la R, per giungere all'apoteosi di R degli ultimi modelli!

CBR 900 RR, attualmente la degna discendente della mitica CB750 Four!

 

Courtesy of Trike


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