ANTO ha scritto:Bel lavoro, ma parlami della zincatura fai da te.
Che dirti.....
Se n'è già parlato, credo, su questo forum.
Comunque...
Procurati un boccione di vetro, o contenitore di plastica, ma meglio vetro che permette di vedere anche quando il liquido si intorbida. Devi aver cura, in entranbi i casi, di trovare qualcosa di abbastanza alto, per i pezzi più lunghi. Riempi il contenitore con un paio di litri (anche tre) di acido muriatico (cloridico) nel quale getti due o tre anodi a perdere di zinco (si chiamano proprio così) acquistati presso un fornitore di materiale nautico.
Lascia che gli anodi si dissolvano completamente nell'acido. Ci vorrà del tempo, anche giorni, e, se rimane un pezzo di zinco che proprio non vuol saperne di morire, significa che il liquido è saturo. Tiralo fuori (ti servirà). In sostanza, il liquido avrà generato degli ioni di zinco. Procura della colla pesce in bustina e spezzettane due o tre fogli nella soluzione, più un cucchiaio rasato di detersivo piatti (servono come smaltante e altro). Mescola tutto per bene finchè la colla pasce non si scioglie. Lascia riposare.
Collega un'altro anodo a perdere con un filo (vedi un po' tu come) al polo positivo di un alimentatore 12V - 1-2A mentre al negativo collega il pezzo da zincare. In caso di più pezzi di circa le stesse dimensioni conviene collegarli insieme per far prima. Cala l'anodo e i pezzi nella soluzione e abbi cura di ruotarli affinchè lo zinco si depositi opportunamente in tutti i punti, evitando di generare delle zone d'ombra nel deposito. La mia esperienza mi dice che sono sufficenti 15 minuti per ottenere una buona pellicola, ma tu regolati con qualche prova. Dipende anche dall'alimentatore. Non tenere i pezzi fermi mai ma tienili sempre in movimento per evitare depositi a cresta in alcuni punti. Una volta usciti i pezzi, devi immergerli in acqua e bicarbonato per contrastare l'azione acida della soluzione con una basica. I pezzi usciranno opachi, ma è solo una patina. Una volta asciutti, basta strofinarli delicatamente con una paglietta di quelle fini per stoviglie o per fai da te.
Non è difficile. Devi farti solo un po' di esperienza cercando di stabilire quanto è spesso il deposito, magari provando con della carta abrasiva per vedere quanto è profondo. Ancora, cerca di controllare sempre la vicinanza tra l'anodo e i pezzi, che non deve eccedere, pena il surriscaldamento dell'alimentatore e anche il corto se non è autoprotetto. E anche...il liquido si riutilizza, basta filtrare le eventuali scorie. Proprio dopo molti utililizzi si può rigenerarlo aggiungendo un po di acido e un'altro anodo da sciogliere (più, ovvio, un foglio di colla e un cucchiarino di detersivo). L'anodo va spesso pulito perchè si ricopre di una patina nerastra.
Penso di aver scritto tutto. Se non ti riesce.....è colpa tua.
Fammi sapere
Ciao
