CEREGLIO '17

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ANTO
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CEREGLIO '17

Messaggio da ANTO »

Sei sempre più orso. Parti solo, arrivi solo e riparti solo… :(
Ma metterci tre giorni per arrivare a Cereglio, stanco ed impolverato come un pellegrino medievale per aver fatto chilometri e chilometri di sterrato lungo la via Francigena nella bassa Toscana, è stato epico.

Giovedì.
Sono in viaggio già da mezz’ora quando dietro di me spunta il sole, incendiando gli specchietti della Giada.
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I chilometri scorrono veloci. Prendo la pioggia fra Ravenna e Forlì (ma che Cereglio sarebbe senza pioggia?) e alle 9,30 sono già al passo del Muraglione.
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Mentre prendo un cappuccino, mi si avvicina un ragazzone rosso di pelo e mi chiede informazioni per andare a Camaldoli in bicicletta. Il suo inglese è stentato ed il mio è anche peggio, ma ne veniamo a capo facilmente. Mi dice che è partito dal Belgio e sta andando ad Assisi. “Non ti chiamerai Francesco, per caso?” chiedo io. “Yes, my name is Francoise” e dalla barbona rossa si affaccia un sorriso. Mi mostra la bici con il carrettino dietro, ci facciamo delle foto, ci scambiamo i contatti e siamo nuovamente in sella.
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Alle 12,30 sono già a San Gusmè (Siena) dove pranzo soddisfatto dei quasi 400km percorsi. Non sono per niente stanco, quindi perché non infilare nuovamente la 500 e fare un po’ della strada prevista per domani? Taverne d’Arbia, Asciano, San Quirico d’Orcia, Radicofani… tutti paesi e paesaggi incredibili che già conosco e che mai mi stancano, ma che faccio per la prima volta in moto. Ed tutto un altro andare.
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Incrocio più volte gli sterrati della Francigena e ne percorro lunghi pezzi alla ricerca di un posto per piantare la tenda.
Se la Val d’Orcia è magica, la valle dell’Arbia è surreale, metafisica. Le basse colline si accavallano e si rincorrono senza sosta. Su una di queste svetta un pino solitario e una grossa croce in ferro che indica il cammino ai pellegrini. Abbandono lo sterrato e la Giada s’inerpica senz’alcuna difficoltà sull’erba tagliata da poco. Quando spengo il motore, tutto attorno è silenzio e pace. Sono in sella da poco meno di 14 ore.
Cena frugale al sacco, tenda sul far del tramonto e lucciole nella notte a sfidare le stelle.
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Venerdì.
Mi sveglia il trillo delle allodole. Apro la tenda quando il sole sfiora appena le punte dei dossi e non vorrei più partire. Osservo a lungo le lame di luce che guadagnano terreno, spingendo le ombre sempre più in basso.
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Quando mi rimetto in viaggio la polvere sottile della Francigena resta a lungo sospesa dietro di me.
Riprendo la Cassia verso nord, entro in Siena e l’attraverso, faccio colazione a Monteriggioni scoperta tanti anni fa nel corso delle mie scorribande a bordo di un Ford Mondeo con il quale feci il giro di tutta l’Italia, tenendo sempre il mare alla mia destra.
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Rivedo con piacere gli affreschi di Benozzo Gozzoli in San Gimignano, faccio tappa in Colle val d’Elsa e visito il BE.GO a Castelfiorentino. Per la prima volta visito il duomo di San Miniato tristemente celebre per la strage del ’44.
In prossimità del padule di Altopascio vedo un C130 che si raccorda a 1200 piedi di quota. So di cosa si tratta per averlo fatto anch’io, proprio su quel campo e proprio nell’anno d’immatricolazione della Giada. I parà della Folgore escono dai portelloni posteriori ed il cielo si riempie di silenziosi ombrelli bianchi.
Arrivo a Collodi dal Guidone che quasi è sera. La doccia è una vera benedizione dopo tanto caldo e tanta polvere. Un aperitivo a Montecarlo ed una cena toscana dai sapori forti mi sprofondano poco dopo in un sonno senza sogni.

Sabato.
Al casello di Pistoia ci uniamo alla colonna toscana: io e Guido, Mugen con suo padre, Peephee e Briolle. Infiliamo la Porrettana verso nord, con tappa al Signorino (l’avevo sempre sentito nominare e adesso so cos’è).
Arriviamo a Cereglio alle 11 ed il resto è storia.
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Ringrazio davvero di cuore il buon Guidone per avermi accolto al B&B Pinocchio56, il Thomas per il giochino che ci regala due volte all’anno e tutti i presenti che contribuiscono a rendere i Prà di Cereglio un’imperdibile occasione di svago dall’anestesia delle comodità domestiche.

Domenica.
Il viaggio di ritorno prevede sempre la Porrettana con il fico secolare a Fontana e poi l’Adriatica. Prima di mezzogiorno sono già a casa.
Mi scuso per quelli che non ho riconosciuto o non ho salutato, ripartendo prestissimo quando dalle tende uscivano solo il russare e qualche rutto.
Oltre 1200km percorsi, nel corso dei quali la 500 non ha mangiato un grammo d’olio e non ne ha trafilata una goccia. E’ una signora moto. Comoda ed agile. Silenziosissima fino ai 4000 giri e di gran lunga più veloce della 750. In un pezzetto di autostrada il contachilometri ha segnato 190 ed il contagiri 9000. Io sono steso sul borsone del serbatoio e dietro ho i bagagli di un beduino del deserto. Non dubito che il tachimetro possa essere un po’ ottimista ma numerini del navigatore sono troppo piccoli per cercare riscontri. Mi servirebbero gli occhiali da presbite che ho nel taschino del giubbotto, ma non mi pare il caso di metterli…
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
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ezio
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da ezio »

E bravo Anto, grazie per la bella cronistoria .
"GRATATIO PALLORUM OMNIA MALA FUGAT"
costardi
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da costardi »

ciao anto se sei passato da palazzolo sull oglio bs ti ho incrociato all altezza di un supermercato, ma eri concentrato e spianato sul borsone anteriore ,verso le 18.Erocon una 750 rossa.
ANTO
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da ANTO »

costardi ha scritto:ciao anto se sei passato da palazzolo sull oglio bs ti ho incrociato all altezza di un supermercato, ma eri concentrato e spianato sul borsone anteriore ,verso le 18.Erocon una 750 rossa.


Negativo. Niente Brescia e dintorni.
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Tums
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da Tums »

Grandissimo ANTO.
(da grande voglio essere un ANTO)


;T
Il problema non è la moto.
ANTO
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da ANTO »

Me pari già grande abbastanza :mrgreen:
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revere
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da revere »

orso sei anche sette
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lakeman
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da lakeman »

grande Anto,bel racconto e bel viaggio... 8)
honda cb 750 k2 72' - Ducati 851 sp2 90' - Ducati 996s monoposto 01'- Bmw k100rs 86'

"è una moto figlia del suo tempo..." Cit.Tums
guido56
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da guido56 »

Anto,quel fuoribordo e' rimasto nella borsa. :mrgreen:
Z1300 1981
cb750fourk1 .FINITAAAA !
Dipendente I.N.P.S. a tempo pieno !
enzo7/2
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Re: CEREGLIO '17

Messaggio da enzo7/2 »

Bella Anto, quando leggo le tue avventure mi si ricarica la voglia di girare in moto.

Via cosi.
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