Sabato scorso ho realizzato l'accrocco.
Ho utilizzato tutti materiali di recupero: un motorino a spazzole uscito da qualche stampante, un alimentatore da notebook, un regolatore PWM ed un pezzo di un vecchio cavo contagiri.
Agendo con il potenziometro del PWM riesco a modulare i giri del motorino a spazzole come voglio.
I giri del motorino a spazzole li leggo con un contagiri ottico puntato sull'alberino posteriore del motorino stesso, dove ho calettato un mozzo con appiccicata una striscetta di adesivo riflettente.
Per il contagiri del 750, il rapporto della demoltiplica nel coperchio valvole è di 4:1 il che significa che quando il motorino a spazzole gira a 1000 RPM lo strumento ne deve segnare 4000.
Va quindi realizzata una tabella, sulla scorta della quale si esamina l'errore dello strumento e nel caso si interviene.
Idem per il contachilometri, per il quale però non ho ancora rilevato il rapporto di moltiplica della chiocciola sul perno ruota.
Questo week end ci lavoro ancora un po'.
Ecco un mini video dell'accrocco:
https://www.youtube.com/watch?v=xzAGfLsAaz0
TARATURA STRUMENTI
Re: TARATURA STRUMENTI
Ultima modifica di ANTO il ven gen 11, 2019 10:08 pm, modificato 1 volta in totale.
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: TARATURA STRUMENTI
Anto,non ricordo precisamente ma mi sembra che sulla ruota sia 1:3 ,Un giro ruota 3 giri cavo.Ma io lascerei perdere,e' come stuzzicare una cacca secca.Se la lasci stare,non puzza ma se la muovi............ 
Z1300 1981
cb750fourk1 .FINITAAAA !
Dipendente I.N.P.S. a tempo pieno !
cb750fourk1 .FINITAAAA !
Dipendente I.N.P.S. a tempo pieno !
Re: TARATURA STRUMENTI
guido56 ha scritto:Anto,non ricordo precisamente ma mi sembra che sulla ruota sia 1:3 ,Un giro ruota 3 giri cavo.Ma io lascerei perdere,e' come stuzzicare una cacca secca.Se la lasci stare,non puzza ma se la muovi............
Mossa e non puzza per niente
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: TARATURA STRUMENTI
La taratura degli strumenti è andata a buon fine.
Per chi non razzola in Facebook ed è abbastanza masochista di volersi leggere tutto il seguente pippone, faccio copia-incolla di quanto scritto sabato scorso sul gruppo FB:
Gli strumenti Nippon Denso sono già precisi per costruzione e criteri installativi.
Tuttavia, qualche decennio sulle loro spalle è passato, le casse esterne si sono rovinate, i fondini sbiaditi, all’interno lo sporco si è accumulato, le lubrificazioni degli organi interni si sono seccate, i sistemi antivibranti di montaggio si sono rinsecchiti… e tutto questo rende obbligatoria una buona revisione.
Trascurando gli ormai noti processi di apertura e richiusura degli anelli, i metodi di verniciatura delle casse esterne e controcasse interne, la pulizia e lubrificazione degli organi in movimento e la sostituzione dei fondini, oggi vedremo come procedere alla verifica della precisione degli strumenti stessi e la loro eventuale taratura.
Nulla vieta di verificarne la precisione già a bordo della moto. Per far questo sono sufficienti un contagiri elettronico con toroide apribile da agganciare ad un cavo candela, un GPS ed una prova su strada.
Ma nel mio caso avevo gli strumenti già smontati, quindi ho pensato di costruire un piccolo “accrocco” per far girare gli strumenti a banco. Il congegno è stato realizzato in una sola mezza giornata, con tutti materiali di recupero, quali un motorino a spazzole prelevato da una vecchia fotocopiatrice, un alimentatore da notebook, un regolatore PWM ed un pezzo di cavo contagiri. Agendo sul potenziometro del PWM, posso far girare il motorino a spazzole alla velocità che voglio. Un contagiri ottico (cinesata da pochi euri, ma incredibilmente precisa) legge i giri sull’alberino posteriore del motorino a spazzole, dove ho calettato un nottolino con una fettuccina di carta adesiva riflettente.
Ora è necessario conoscere il rapporto che intercorre fra i giri del motorino a spazzole e quanto DEVE essere indicato dagli strumenti.
Contagiri: la faccenda è semplice, basta mettere un pezzettino di nastro di carta sulla presa contagiri nel coprivalvole, togliere il coperchio puntine e con la chiave da 23 far girare l’albero motore.
Nel caso del 750 il rapporto è 4:1 cioè per far fare un giro completo alla presa contagiri, devo far fare quattro giri all’albero motore.
Questo significa, ad esempio, che quando il mio motorino a spazzole girerà a 1000 giri m’, il contagiri DOVRA’ segnare 4000 giri.
Contachilometri: la faccenda è meno semplice perché la ruota anteriore gira lentamente (a 200kmh la ruota gira solo a 1600 giri m’) quindi Mr. Soichiro ha messo in campo una chiocciola moltiplicatrice di giri con un rapporto frazionario, che nel caso del 750 ha rapporto 9:26 cioè ogni 9 giri della ruota anteriore, la presa della cordina contakm fa 26 giri.
Ma non basta, nel calcolo bisogna inserire anche la circonferenza ruota, ovvero la strada percorsa ogni giro della stessa. Nel mio caso, con gomma nuova Continental RB2 3.25-19 54H gonfiata 2 bar, la circonferenza è pari 209cm.
Elaborando i dati con un piccolo foglio di calcolo in Excel, si ottengono tutti i risultati necessari.
In futuro, per altre moto/altri strumenti, basterà cambiare i dati di input per avere i nuovi risultati.
(vedi foto 1)
Quel che conta adesso, è che so ad esempio che quando il motorino a spazzole girerà a 2550 giri al minuto, il mio contachilometri DOVRA’ segnare 111kmh.
Già dalle prime prove al banco (e come un piccolo genio romano del gruppo aveva giustamente annunciato)
si è capito che entrambi gli strumenti sono un po’ ottimisti, cioè segnano più del dovuto.
In particolare il contagiri segna pressochè costanti 500 giri in più del dovuto.
Il contachilometri è più onesto e segna circa 5kmh in più del dovuto.
Ma mentre per il contagiri non ci sono scuse, per il tachimetro ci possono essere delle varianti in grado di turbare la lettura, la più importante di queste è lo pneumatico anteriore. Dando per scontate le misure a libretto, le condizioni della gomma possono influire, ad es: nuova/vecchia, gonfia/sgonfia nonché ovviamente la sua forma. Infine, anche il tracciato ha la sua rilevanza, perché sul misto, la ruota in piega presenta una circonferenza minore e di conseguenza il tachimetro segnerà velocità più elevate del reale.
Dopo aver rilevato le letture, ho realizzato un grafico con in ascissa i giri del motorino a spazzole ed in ordinata la lettura del contagiri. Nel grafico, ho tracciato:
- in nero la retta con la lettura ottimale che dovrebbe dare lo strumento.
- in rosso tratteggiato la lettura resa dallo strumento prima della taratura.
- in verde le letture post taratura.
Idem per il contachilometri.
(vedi foto 2 e 3)
E questo è tutto... Semplice vero?
Ah già, non ho detto come procedere alla taratura
Allora, abbiamo tre distinte modalità d’intervento:
- Riposizionamento della lancetta, con recupero del punto zero, agendo sulla battuta di ritorno (sotto al fondino, lato sinistro). Questo tipo d’intervento è semplicissimo ed utile quando lo scarto da correggere è pressochè costante lungo l’intera scala di lettura.
- Precarico della molla antagonista. Questo tipo d’intervento corregge soprattutto la parte finale delle letture. Ad esempio caricando un po’ di più la molla, le letture iniziali rimarranno praticamente uguali, ma si ridurranno i valori indicati verso fondo scala.
- Variazione del traferro. Il traferro è lo spazio fra il magnete in rotazione (pari pari ai giri della cordina) e la campana trascinata ma trattenuta dalla molla antagonista. Ad esempio, aumentando il traferro si aumenta la coppia magnetomotrice ai bassi regimi e si riduce agli alti con conseguente incremento dei valori indicati ad inizio scala e riduzione degli stessi verso il fondo scala.
Ora sta a voi analizzare che tipo di errore ha il vostro strumento ed agire di conseguenza.
La soluzione migliore -come sempre- è la più semplice: assar tut come kel sta e ciavarsene.
Io però -come sempre- mi sono divertito
Ah: quattro Four e mezzo non fanno un esperto di strumenti, si sappia!!!
Per chi non razzola in Facebook ed è abbastanza masochista di volersi leggere tutto il seguente pippone, faccio copia-incolla di quanto scritto sabato scorso sul gruppo FB:
Gli strumenti Nippon Denso sono già precisi per costruzione e criteri installativi.
Tuttavia, qualche decennio sulle loro spalle è passato, le casse esterne si sono rovinate, i fondini sbiaditi, all’interno lo sporco si è accumulato, le lubrificazioni degli organi interni si sono seccate, i sistemi antivibranti di montaggio si sono rinsecchiti… e tutto questo rende obbligatoria una buona revisione.
Trascurando gli ormai noti processi di apertura e richiusura degli anelli, i metodi di verniciatura delle casse esterne e controcasse interne, la pulizia e lubrificazione degli organi in movimento e la sostituzione dei fondini, oggi vedremo come procedere alla verifica della precisione degli strumenti stessi e la loro eventuale taratura.
Nulla vieta di verificarne la precisione già a bordo della moto. Per far questo sono sufficienti un contagiri elettronico con toroide apribile da agganciare ad un cavo candela, un GPS ed una prova su strada.
Ma nel mio caso avevo gli strumenti già smontati, quindi ho pensato di costruire un piccolo “accrocco” per far girare gli strumenti a banco. Il congegno è stato realizzato in una sola mezza giornata, con tutti materiali di recupero, quali un motorino a spazzole prelevato da una vecchia fotocopiatrice, un alimentatore da notebook, un regolatore PWM ed un pezzo di cavo contagiri. Agendo sul potenziometro del PWM, posso far girare il motorino a spazzole alla velocità che voglio. Un contagiri ottico (cinesata da pochi euri, ma incredibilmente precisa) legge i giri sull’alberino posteriore del motorino a spazzole, dove ho calettato un nottolino con una fettuccina di carta adesiva riflettente.
Ora è necessario conoscere il rapporto che intercorre fra i giri del motorino a spazzole e quanto DEVE essere indicato dagli strumenti.
Contagiri: la faccenda è semplice, basta mettere un pezzettino di nastro di carta sulla presa contagiri nel coprivalvole, togliere il coperchio puntine e con la chiave da 23 far girare l’albero motore.
Nel caso del 750 il rapporto è 4:1 cioè per far fare un giro completo alla presa contagiri, devo far fare quattro giri all’albero motore.
Questo significa, ad esempio, che quando il mio motorino a spazzole girerà a 1000 giri m’, il contagiri DOVRA’ segnare 4000 giri.
Contachilometri: la faccenda è meno semplice perché la ruota anteriore gira lentamente (a 200kmh la ruota gira solo a 1600 giri m’) quindi Mr. Soichiro ha messo in campo una chiocciola moltiplicatrice di giri con un rapporto frazionario, che nel caso del 750 ha rapporto 9:26 cioè ogni 9 giri della ruota anteriore, la presa della cordina contakm fa 26 giri.
Ma non basta, nel calcolo bisogna inserire anche la circonferenza ruota, ovvero la strada percorsa ogni giro della stessa. Nel mio caso, con gomma nuova Continental RB2 3.25-19 54H gonfiata 2 bar, la circonferenza è pari 209cm.
Elaborando i dati con un piccolo foglio di calcolo in Excel, si ottengono tutti i risultati necessari.
In futuro, per altre moto/altri strumenti, basterà cambiare i dati di input per avere i nuovi risultati.
(vedi foto 1)
Quel che conta adesso, è che so ad esempio che quando il motorino a spazzole girerà a 2550 giri al minuto, il mio contachilometri DOVRA’ segnare 111kmh.
Già dalle prime prove al banco (e come un piccolo genio romano del gruppo aveva giustamente annunciato)
si è capito che entrambi gli strumenti sono un po’ ottimisti, cioè segnano più del dovuto.In particolare il contagiri segna pressochè costanti 500 giri in più del dovuto.
Il contachilometri è più onesto e segna circa 5kmh in più del dovuto.
Ma mentre per il contagiri non ci sono scuse, per il tachimetro ci possono essere delle varianti in grado di turbare la lettura, la più importante di queste è lo pneumatico anteriore. Dando per scontate le misure a libretto, le condizioni della gomma possono influire, ad es: nuova/vecchia, gonfia/sgonfia nonché ovviamente la sua forma. Infine, anche il tracciato ha la sua rilevanza, perché sul misto, la ruota in piega presenta una circonferenza minore e di conseguenza il tachimetro segnerà velocità più elevate del reale.
Dopo aver rilevato le letture, ho realizzato un grafico con in ascissa i giri del motorino a spazzole ed in ordinata la lettura del contagiri. Nel grafico, ho tracciato:
- in nero la retta con la lettura ottimale che dovrebbe dare lo strumento.
- in rosso tratteggiato la lettura resa dallo strumento prima della taratura.
- in verde le letture post taratura.
Idem per il contachilometri.
(vedi foto 2 e 3)
E questo è tutto... Semplice vero?
Ah già, non ho detto come procedere alla taratura
Allora, abbiamo tre distinte modalità d’intervento:
- Riposizionamento della lancetta, con recupero del punto zero, agendo sulla battuta di ritorno (sotto al fondino, lato sinistro). Questo tipo d’intervento è semplicissimo ed utile quando lo scarto da correggere è pressochè costante lungo l’intera scala di lettura.
- Precarico della molla antagonista. Questo tipo d’intervento corregge soprattutto la parte finale delle letture. Ad esempio caricando un po’ di più la molla, le letture iniziali rimarranno praticamente uguali, ma si ridurranno i valori indicati verso fondo scala.
- Variazione del traferro. Il traferro è lo spazio fra il magnete in rotazione (pari pari ai giri della cordina) e la campana trascinata ma trattenuta dalla molla antagonista. Ad esempio, aumentando il traferro si aumenta la coppia magnetomotrice ai bassi regimi e si riduce agli alti con conseguente incremento dei valori indicati ad inizio scala e riduzione degli stessi verso il fondo scala.
Ora sta a voi analizzare che tipo di errore ha il vostro strumento ed agire di conseguenza.
La soluzione migliore -come sempre- è la più semplice: assar tut come kel sta e ciavarsene.
Io però -come sempre- mi sono divertito
Ah: quattro Four e mezzo non fanno un esperto di strumenti, si sappia!!!
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: TARATURA STRUMENTI
tums ha scritto:Grande ANTO!
Copio, incollo e FAQqizzo?
;T
Per me va bene.
Temo però che sia di scarsa utilità, perchè malati si, ma così tanto...
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
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tobaldomantova
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- Iscritto il: lun giu 28, 2010 10:40 am
Re: TARATURA STRUMENTI
Sicuramente è un lavoro da "incorniciare" anche se, mi sia concesso, qualche dubbio sull'influenza negativa delle vibrazioni sulla precisione mi rimane. In ogni caso complimenti.
CB 750 four K2
Vado piano perchè ho fretta
Vado piano perchè ho fretta
Re: TARATURA STRUMENTI
ANTO ha scritto:Temo però che sia di scarsa utilità, perchè malati si, ma così tanto...
In effetti malati come te ce n'è pochi, ma non si sa mai.
;T
Il problema non è la moto.
Re: TARATURA STRUMENTI
ANTO ha scritto:Per me va bene.
Temo però che sia di scarsa utilità, perchè malati si, ma così tanto...
..in effetti devo dire che ti trovo parecchio peggiorato Anto....Mi spiace veramente, ma è la vita...sono cose che capitano.Però hai provato ad aumentare la dose delle pastiglie?
Re: TARATURA STRUMENTI
...dicono che a volte funziona....