Guardate qua,
http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?Vie ... 66485&rd=1
mi sembra interessante, ma si riecono ad aprire e richiudere gli strumenti?
STRUMENTI
Molto interessante, Diego!
Io gli strumenti li so aprire: il problema, casomai, è richiuderli. So che lo fa la Casa del Contachilometri di Bologna, ma in cambio vuole 200 euro (la coppia).
Comunque, ho scritto una mail al venditore: vediamo cosa mi risponde.
Io gli strumenti li so aprire: il problema, casomai, è richiuderli. So che lo fa la Casa del Contachilometri di Bologna, ma in cambio vuole 200 euro (la coppia).
Comunque, ho scritto una mail al venditore: vediamo cosa mi risponde.
Ora La salutiamo e, se permette, La salutiamo così come si salutano gli amici: Ciao!
Il venditore dei fondini, Roberto, mi ha risposto in tempi assai rapidi e mi ha autorizzato a pubblicare qui la sua risposta:
"Ho restaurato molti strumenti utilizzando questi fondini.
La lavorazione è apparentemente complessa, ma se una persona è appassionata di restauro ha già la pazienza per tale lavoro.
Quelli fotografati sono protetti da una pellicola trasparente quindi la foto non è ottimale e le fustellature appaiono imprecise.
Sono leggermente più sottili di quelli originali per un motivo di contenimento della spesa.
Per aprire gli strumenti, si deve sollevare l'anello di acciaio nella parte inferiore con un cacciavite. Ovviamente questo anello rimane deformato, ma una volta rimontato lo strumento, la parte inferiore dell'anello viene nascosta dalla fascia di gomma interposta tra lo strumento e l'anello cromato di supporto. E' un lavoro apparentemente complesso ma il risultato è ottimo.
Rispetto all'originale, questi fondini si differenziano per lo spessore e per il grado di opacità. Prima del montaggio consiglio di spruzzare sulla superficie delle fondine una vernice trasparente opaca per renderle più simili all'originale. Realizzare fondini dello stesso spessore degli originali e con la stessa opacità risultava eccessivamente costoso. Il risultato finale, con il procedimento sopra indicato, è comunque ottimale.
Con i fondini includo anche le istruzioni dettagliate.
Saluti
Roberto"
Nel nostro scambio di mail, Roberto ha aggiunto anche che "si tratta di riproduzioni: ho cercato di ottenere il colore e i caratteri originali utilizzando vecchi fondini sbiaditi e deteriorati dal tempo quindi sicuramente con qualche difetto.
Per ciò che riguarda il restauro per conto terzi, al momento, per motivi di tempo, non posso caricarmi di questo servizio. Posso offrire un supporto via e-mail per una eventuale assistenza oltre ad includere istruzioni dettagliate nella spedizione dei fondini.
Sto cercando anche di riprodurre fondini per la K2".
Questo è quanto: io la voglio considerare già una buona notizia. E se poi andiamo a fondo della questione, magari prepariamo un'altra pillola di restauro.
"Ho restaurato molti strumenti utilizzando questi fondini.
La lavorazione è apparentemente complessa, ma se una persona è appassionata di restauro ha già la pazienza per tale lavoro.
Quelli fotografati sono protetti da una pellicola trasparente quindi la foto non è ottimale e le fustellature appaiono imprecise.
Sono leggermente più sottili di quelli originali per un motivo di contenimento della spesa.
Per aprire gli strumenti, si deve sollevare l'anello di acciaio nella parte inferiore con un cacciavite. Ovviamente questo anello rimane deformato, ma una volta rimontato lo strumento, la parte inferiore dell'anello viene nascosta dalla fascia di gomma interposta tra lo strumento e l'anello cromato di supporto. E' un lavoro apparentemente complesso ma il risultato è ottimo.
Rispetto all'originale, questi fondini si differenziano per lo spessore e per il grado di opacità. Prima del montaggio consiglio di spruzzare sulla superficie delle fondine una vernice trasparente opaca per renderle più simili all'originale. Realizzare fondini dello stesso spessore degli originali e con la stessa opacità risultava eccessivamente costoso. Il risultato finale, con il procedimento sopra indicato, è comunque ottimale.
Con i fondini includo anche le istruzioni dettagliate.
Saluti
Roberto"
Nel nostro scambio di mail, Roberto ha aggiunto anche che "si tratta di riproduzioni: ho cercato di ottenere il colore e i caratteri originali utilizzando vecchi fondini sbiaditi e deteriorati dal tempo quindi sicuramente con qualche difetto.
Per ciò che riguarda il restauro per conto terzi, al momento, per motivi di tempo, non posso caricarmi di questo servizio. Posso offrire un supporto via e-mail per una eventuale assistenza oltre ad includere istruzioni dettagliate nella spedizione dei fondini.
Sto cercando anche di riprodurre fondini per la K2".
Questo è quanto: io la voglio considerare già una buona notizia. E se poi andiamo a fondo della questione, magari prepariamo un'altra pillola di restauro.
Ora La salutiamo e, se permette, La salutiamo così come si salutano gli amici: Ciao!
cdg ha scritto:...Io gli strumenti li so aprire: il problema, casomai, è richiuderli. So che lo fa la Casa del Contachilometri di Bologna, ma in cambio vuole 200 euro (la coppia).
La Casa del Contachilometri di Firenze mi ha aperto e richiuso il contakm con 50 euro. Lo so, è tanto lo stesso, però è sempre la metà.
E lavorano bene.
Alex Bromo.
Non e' mai troppo tardi per avere un'infanzia felice.