joe1949 ha scritto:Ok, per non fare scoria sarebbe bastato saldare a filo continuo, comunque mi fido della ribattitura, ma anche mi meraviglio che in Honda abbiano fatto una così enorme cappella... Quasi una basilica!!
P.S: c' è lo stesso rischio anche nella 750??
Pe fortuna la 750 ha la ruota libera dietro al volano alternatore.Con poco tempo e una guarnizione ,se ci fosse bisogno,si ripara. Quello che non capisco e' perche' hanno fatto certe modifiche che si son mostrate sbagliate sui motori seguenti.Vedi ruote libere su 350 /400 e frizione e cambio delle 500.Forse solo per compattare un po' la larghezza del motore. Misteri dei Jap.
Buono a sapersi: per la posizione qualcosa avevo visto nei vari manuali, ma anche quì se un pezzo di quelli scappa fuori, ha poi la possibilità di finire in giro per la cozza?
Ciao a tutti da Fabio: Honda cb 750 F1, Honda cbx 750, Moto Guzzi V 35 II, Ducati Monster 800 i.e., BMW R1150R "Anghela, la Mukka Tetezka"
ANTO ha scritto:Ma no, stai tranquillo... ti trovo ansioso Al massimo ti trancia l'alternatore e la bobina di campo
No, macchè ansioso... Gli è che ogni tanto , in particolari condizioni, tipo "va in moto poi si spegne subito" sento qualche rumoraccio strano provenire da quel congegno; penso sia molto più igenico usare il più possibile la vecchia e cara pedivella!
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E fin quì, caro Guido, mi trovi perfettamente d' accordo: ho ancora ben fisse in mente le "giaculatorie" che recitavo da giovane con le varie Ducati Scrambler, Aermacchi Ala Verde e Guzzi 500 gtv con tanto di affettaprosciutti per non parlare dei vari motori a 2 tempi: a quei tempi furono pochi i Santi del calendario che scordai di "menzionare" specialmente in estate quando il guzzone si ingolfava!!
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Ecco, adesso il traguardo è decisamente più vicino. Ancora non ho montato gli scarichi perché voglio provare a fare un paio di saldature. Ma dopo almeno 15 anni di silenzio, urlare è un suo diritto Felice
ANTO ha scritto:Ecco, adesso il traguardo è decisamente più vicino. Ancora non ho montato gli scarichi perché voglio provare a fare un paio di saldature. Ma dopo almeno 15 anni di silenzio, urlare è un suo diritto Felice
Re-staurare. Dal latino rendere nuovamente solido, fruibile. Perché questo possa compiersi è necessario, ove possibile, riutilizzare i pezzi esistenti, evitando di cedere alla facile lusinga del nuovo. Se i solchi lasciati dai piedi di chi mi ha preceduto sono profondi, sarà necessario limare, carteggiare, lucidare, verniciare e lucidare nuovamente. Ed il restauro di un solo componente è compiuto. Ma come disse il grande Totò "è la somma che fa il totale"