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riccardo
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Messaggio da riccardo »

sillemadrac ha scritto:
Trike ha scritto:
tama ha scritto:
muz ha scritto:Ah, questa dissertazione del sesso delle moto è interessante. Dovete sapere che sono milanese, e in dialetto "moto" si dice "motòr" (pron. mutùr). Ecco perché tanti motociclisti milanesi, soprattutto quelli delle vecchie generazioni, usano ancora riferirsi alle moto al maschile: il Triumph, il Guzzi, ecc. Honda fa eccezione: è "la Honda" a tutti gli effetti. Si dice "la 500 Four", ma anche "il Four" riferendosi al motore.


Ma anche per le macchine si usa? Perchè tutti dalle mie parti dicono il golf, il merdeces, il ferrari.... (si, nel profilo c'è scritto che son di Milano, ma il milanese non lo mastico proprio)


E' una vecchia storia idiota che avevo analizzato anni addietro con amici giornalisti...

Tendenzialmente si definiscono al maschile mezzi "grossi e potenti" e al femminile le automobili medio basse. Riflettendoci, è un modello maschilista (IL FERRARI, la panda, IL PAJERO, la fiesta, IL MERCEDES, la micra) etc.

In questo caso ha ragione Stira.


mah... io ho sempre sentito LA FERRARI!
qui da noi "Il ferrari" è lo spumante (o un me amis ch'el fa' el dutùr...)
:D



..si..si...avevo immaginato che avremmo sconfinato..ma non nell'alimentare :lol: :lol:

in ogni caso a milano diciamo :

" a mi me pas el bulogna " traduzione " a me piace il bologna " dove per " il bologna" si intende " la mortadella "... quindi è possibile che l'uso del maschile " il Porsche..il Mercedes..etc " derivi semplicemnete dalla italianizzzione del dialetto ..

in ogni caso sarei interssato ad una vostra opinione rispetto alla visione dell' Orsini sulla Transustanziazione :

" La transustanziazione Luciano Orsini

L’acqua di cui si dice nel Vangelo che, durante il banchetto per le nozze di Cana, è stata assaporata dai commensali come vino dopo che il Cristo l’aveva coinvolta nella Sua dimensione cosmica, può essere definita acqua transustanziata.

È un’acqua la cui struttura molecolare oscilla perennemente tra l’equlibrio termodinamico ed il caos, con una potenzialità energetica di accogliere qualsiasi informazione strutturale o di restare energeticamente indefinita nel mare delle potenzialità processuali archetipiche.

La forza che agisce su quest’acqua non ha cambiato il suo asptto visibile ma può darle l’energia processuale dell’informazione di una qualsiasi sostanza, perché da quest’acqua sono state eliminate tutte le manifestazioni elettromagnetiche e può accogliere indefinitamente l’irraggiamento di qualsiasi archetipo energetico proveniente dalla sostanza astrale.

Il suo stato molecolare è costantemente allo status nascendi e qualsiasi energia coerente, in grado di operare fuori del peso, del numero e della misura, può influenzarlo con un’informazione processuale. Le sue forze di coesione atomica e nucleare non sono quelle elettromagnetiche "interne", proprie di qualunque sostanza fisica, bensì quelle "esterne" della sostanza astrale, che "comprimono" gli atomi dentro spazi fluttuanti governati da un campo energetico soprasensibile che non consente loro d’isolarsi stabilmente nella fisicità elettromagnetica.

Quest’acqua potrebbe "sparire nel nulla" fisico, ma dai suoi atomi non potrebbe generarsi un’esplosione nucleare perché è un’acqua sottratta alla coesione interna attrattiva ed elettromagnetica d’Arimane, l’Essere che opera dall’interno degli spazi atomici e nucleari.

È proprio la forza di quest’Essere che ha sottratto la struttura della materia fisica originaria al dialogo eterno con le forze spirituali cosmiche, per asservirla al suo potere evolutivo.

Un’acqua simile a quella transustanziata è presente, ma soltanto allo status nascendi, ovunque riconosciamo i segni della vita, perché è la base del corpo eterico d'ogni essere vivente, dal vegetale all’uomo. Non manifesta tutte le potenzialità dell’acqua transustanziata, perché i processi energetici del corpo eterico di un qualsiasi essere vivente non sono totalmente liberi, ma vincolati di necessità alle forme fisiche corrispondenti per sostenerne le manifestazioni materiali possibili per la vita terrena.

L’evoluzione umana pensata dagli Dei non prevedeva un contatto del corpo astrale e dell’organismo dell’Io con un corpo fisico-eterico tanto densificato per l’effetto delle forze arimaniche.

Pertanto il corpo fisico-eterico, dopo un certo tempo deve morire, perché è isolato nella coesione elettromagnetica e non può interagire del tutto con le forze cosmiche spirituali ma soltanto nei limiti imposti dalle sostanze fisiche, adatte alla manifestazione terrena del tempo e dello spazio ed incorporate nel campo elettromagnetico cosmico delle sostanze arimanizzate.

Lo Spirito umano è quindi evolutivamente dipendente dalla morte del corpo fisico-eterico, finché non potrà agire in un corpo fisico-eterico sottratto alle leggi arimaniche del magnetismo.

Per ora, proprio a causa della mortalità del corpo fisico e del corpo eterico, lo Spirito dell’uomo ha l’opportunità di sviluppare le forze individuali dell’Io e di sperimentare il potere del proprio libero arbitrio entro i limiti imposti da una corporeità fisica.

Così doveva essere e così accade ancora oggi a partire dalla seduzione luciferica dell’uomo (il cosidetto peccato originale) e dalla conseguente azione arimanica di unire in modo abnorme il corpo eterico dell’uomo con la materia fisica, escludendo l’Io, per il tempo in cui è incarnato, dalla partecipazione cosciente al mondo spirituale cui originariamente appartiene.

Questa particolare evoluzione dell’Io ha raggiunto ormai il suo limite massimo. La presenza della materia fisica non può concedere di più all’uomo, per fargli conoscere sé stessa e lo Spirito dentro i limiti dello spazio e del tempo e quindi secondo la logica causale che guida l’intelligenza terrena.

Ormai il progresso può essere soltanto ingannevole se riteniamo la conoscenza elettromagnetica come l’estremo limite conoscitivo, di fronte al quale gli stessi fisici denunciano l’indeterminatezza dell’indagine ed il riconoscimento di un Tao elettromagnetico (!).

Proseguire per questa strada condurrebbe solo all’accrescimento del potere arimanico sullo Spirito umano ed all’illusione di scoprire un mondo elettromagnetico raffinato, popolato da esseri extraterrestri, in pratica da superuomini, in possesso di altrettanto raffinate informazioni scientifiche ancora sconosciute all’uomo terreno.

Le strutture elettromagnetiche, per quanto ancora possano rivelare all’uomo attraverso la sua intelligenza o quella di presunti esseri extraterrestri, non sono altro che la controimmagine deperibile e mortale del mondo spirituale immortale.

La conoscenza di questa controimmagine ha lo scopo ingannevole di allontanare lo Spirito umano dalla meta essenziale di far risplendere lo Spirito, libero ed immortale, dentro la materia transustanziata.

È questo l’inganno conoscitivo che dovrebbe realizzare la promessa di Lucifero ed Arimane, fatta all’antico uomo paradisiaco, di diventare simile a Dio.

Questa menzogna ha esaurito il suo compito evolutivo per lo Spirito umano ed il Cristo è venuto per rivelare la Verità e proporre agli uomini di ri-conoscerla, liberamente e consapevolmente.

Il cardine di questa Verità è la transustanziazione della materia fisica, che il Cristo per primo ha effettuato nel corso della Sua vita terrena, risorgendo con una nuova corporeità che non contiene più le forze elettromagnetiche arimaniche ed è quindi libera dal potere d’Arimane.

Il segno sostanziale della transustanziazione cristica è apparso, secondo il Vangelo, nell’acqua trasformata in vino, nella moltiplicazione del pane e dei pesci, nel pane e nel vino dell’ultima cena e, dal momento della resurrezione del Cristo, risplende perennemente nel Suo corpo fisico-eterico.

Con la transustanziazione, le forze elettromagnetiche arimaniche della materia sono rovesciate, come un guanto, dall’interno all’esterno. La nuova coesione atomica e molecolare della materia deriva dalle forze cristiche che pervadono l’universo della Sua coerenza e del Suo archetipo evolutivo, trascendendo i limiti della morte fisica ed aprendo lo scenario ad una nuova dimensione universale.

L’uomo è chiamato dal Cristo a superare la seduzione di un mondo elettromagnetico, che non ha un’eterna esistenza cosmica ma è limitato nelle dimensioni del tempo e dello spazio tridimensionale.

Questa seduzione induce l’uomo a scimmiottare l'eternità con la fede nel costante riprodursi del simile cromosomico e l’invenzione megalomane degli anni-luce.

Il primo atto suscitato dall’impulso cristico nell’uomo, che voglia iniziare un cammino evolutivo libero e consapevole, è la necessaria e salutare rinuncia ai benefici derivati dalla falsa mente e dalle rappresentazioni temporo-spaziali, che non siano limitate all’ambito delle cose quantificabili e realisticamente adatte alle necessità quotidiane, ma pretendono di spiegare il mondo animico ed il mondo dello Spirito.

La forza del pensiero puro non deve essere più asservita al mondo delle apparenze illusorie. Non c’è niente di più illusorio che investigare l’anima e lo Spirito con l’intelligenza del numero, anche se è un numero quantico.

Un pensiero sano, libero dai condizionamenti animici e nevrotici, ha l’opportunità d’invertire la sua energia dal vincolo attrattivo dell’atomo verso l’esterno del corpo eterico eludendo il riflesso magnetico del cervello fisico per congiungersi alle forze del Cristo.

Con quest’atto, compiuto liberamente e consapevolmente, la volontà dell’uomo si unisce alle intenzioni del Cristo e s’inverte la forza di coesione della sua materia fisica, dall’interno elettromagnetico all’esterno astrale cosmico. Le cellule si distaccano l’una dall’altra e, vibrando nel caos iniziale dell’uscita dal campo elettromagnetico arimanico, si orientano verso l’energia cosmica spirituale che, nell’intimo di questo mutamento, può operare la transustanziazione del corpo fisico-eterico con il tramite del corpo fisico-eterico del Cristo (1).

Questo viraggio dell’energia è istantaneo, impercettibile e sostanziale. Da questo momento in poi il progresso delle cellule è continuo ed inarrestabile, anche se non è necessariamente compiuto nel corso di una singola esistenza terrena.

Nel corpo fisico-eterico transustanziato l’Io comincia realmente a nascere come uomo terreno con il suo organismo spirituale.

Nell’uomo l’Io si manifesta dentro la sostanza vivente come fantom, ovvero un’emanazione dell’archetipo spirituale cosmico d'ogni individuo, che organizza nella forma il corpo fisico-eterico karmicamente, energeticamente e sostanzialmente.

Fin quando la transustanziazione non è completa anche il fantom è deperibile e mortale come la sostanza vivente. Finora soltanto il Cristo è morto e risorto, ovvero ha conservato, dopo la morte del corpo fisico-eterico, l’integrità del proprio fantom.

Il corpo fisico-eterico dell’uomo è opera degli Dei e tra Loro si dispiega una lotta cosmica che coinvolge anche l’evoluzione di questo corpo.

Il Sé di ciascun uomo può partecipare a questa lotta, attraverso il cosciente compimento evolutivo della transustanziazione cristica, originando una nuova essenza corporea compenetrata dei processi della materia che rendono immortale il suo fantom.

Il fine di tutto questo è un’evoluzione universale che, dall'individuazione del Sé dentro e con il suo corpo fisico-eterico transustanziato, conduca ad una sintesi superiore dell’intera umanità in una Nuova Terra che, secondo l’antroposofia, è annunciata col nome di Giove. "

Grazie
"...dato che tutti gli altri posti erano già occupati,
ci siamo seduti dalla parte del torto"

Bertolt Brecht
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Marco750
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Messaggio da Marco750 »

pedro750 ha scritto:Versione viaggio:
-Sottocasco + casco integrale,
-guanti imbottiti (giusti)
-Maglietta a maniche lunghe+ un paio di maglioni (non troppo spessi) giubbotto di pelle,
-calzamaglia + pantaloni di pelle ( se freddo freddo aggiungi pure i pantaloni da sci),
-Stivali più calzettoni pesanti.
Non sembra di essere alle barbados, ma si sta bene. Così ti posso fare 400-500Km al giorno in pieno inverno.

Versione ufficio-università:
-Sottocasco + casco integrale,
-guanti imbottiti (giusti)
-Maglietta a maniche lunghe+ un paio di maglioni (non troppo spessi) giubbotto di pelle,
-calzamaglia + levi's,
-Scarpe più calzettoni pesanti.
100-150km al massimo.

così non è male ti passi l'inverno (raduni compresi) alla grande. Sinceramente potresti sostituire tutto quello che ho scritto con un bel completo in gorotex, con un sotto vestito della windstop.
Fai un po te, ma il cupolino (al quale non sono contrario ma bisogna fare un lavoro della madonna, tra staffe, telaietto, manubri, pedane ecc) e la coperta del nonno secondo me sono una cagata.


E con l'intento di riportare la conversazione sui binari della serietà (ma per favore...) non dimenticatevi che in inverno una sana scorreggia ogni tre o cinque kilometri allunga l'autonomia di parecchio e vi mantiene caldi caldi avviluppandovi in un sottile strato di aria calda che isolandovi da quella fredda circostante vi immerge in uno stato di inspiegabile benessere...

Vogliamo essere onesti, sì o no?
Un saluto.

Marco750
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Oliver64
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Iscritto il: gio set 09, 2004 4:02 pm

Messaggio da Oliver64 »

non dimenticatevi che in inverno una sana scorreggia ogni tre o cinque kilometri allunga l'autonomia di parecchio e vi mantiene caldi caldi avviluppandovi in un sottile strato di aria calda che isolandovi da quella fredda circostante vi immerge in uno stato di inspiegabile benessere...

Vogliamo essere onesti, sì o no?


perchè non cagarsi direttamente adosso, così frapponi anche uno strato isolante solido...... 8) 8) 8) 8) 8)
Grazie, vado in macchina. O con l'Isetta del Sed.
Sono nessuno...e me ne vanto!
Se non c'è moto, la moto non è moto.
Vince chi muore con più giocattoli!
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Trike
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Re: Cupolino

Messaggio da Trike »

*Silvio* ha scritto:Te lo regalo io il cupolino, BASTA CHE LA SMETTI!
E'pure rosso (Ce l'ho montato sulla 350), così te lo vedono tutti.
TANTO IO LO BUTTO!
Te lo smonti, e te lo rimonti sul TUO fur 500.

Silvio. :lol:




La copertina della tucano devi prenderla maculata, altimenti stona col cupolino rosso!!

Come cambia il mondo, negl'anni settanta buttavano le marmitte e sella originali per mettere il 4 in 1 e il panettone, nel nuovo secolo ci mettono la copertina e il cupolone.


Una volta anche io avrei scritto questo post.

Ora li ho finiti!

Anche i portapacchi....
Saluti

Trike
sedatavo
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Iscritto il: mer dic 10, 2003 11:04 am

Messaggio da sedatavo »

MrZ ha scritto:
Trike ha scritto:
tama ha scritto:
muz ha scritto:Ah, questa dissertazione del sesso delle moto è interessante. Dovete sapere che sono milanese, e in dialetto "moto" si dice "motòr" (pron. mutùr). Ecco perché tanti motociclisti milanesi, soprattutto quelli delle vecchie generazioni, usano ancora riferirsi alle moto al maschile: il Triumph, il Guzzi, ecc. Honda fa eccezione: è "la Honda" a tutti gli effetti. Si dice "la 500 Four", ma anche "il Four" riferendosi al motore.


Ma anche per le macchine si usa? Perchè tutti dalle mie parti dicono il golf, il merdeces, il ferrari.... (si, nel profilo c'è scritto che son di Milano, ma il milanese non lo mastico proprio)


E' una vecchia storia idiota che avevo analizzato anni addietro con amici giornalisti...

Tendenzialmente si definiscono al maschile mezzi "grossi e potenti" e al femminile le automobili medio basse. Riflettendoci, è un modello maschilista (IL FERRARI, la panda, IL PAJERO, la fiesta, IL MERCEDES, la micra) etc.

In questo caso ha ragione Stira.

Il SULKI é grosso e potente, l'isetta è medio bassa.
Trike ha ragione.


mah, io ho sempre detto l'isetto....

sed
se smonto e rimonto n volte la mia cb 500, alla fine ne avrò due.

il cuore è come una puttana, quando smette di battere, è finita.
*Silvio*
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Iscritto il: mar lug 06, 2004 10:02 pm

Messaggio da *Silvio* »

Ti sei liberato di un po' di macerie!

:lol:
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