BENVENUTA GILDA
Re: BENVENUTA GILDA
alexbg ha scritto:che cuEo !
El lato B conta pì del piano B.
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: BENVENUTA GILDA
ANTO ha scritto:
Adesso la Gilda è assolutamente impeccabile.
A breve andrò a trovare il Sig. Albano, primo ed unico proprietario che me l'ha venduta.
"E mentre la moto sale sul rimorchietto, sul suo viso scende una lacrima come in un gioco di vasi comunicanti "
Penso che il sig Albano ,vista la sua sensibilità, quando la vede piangerà di gioia !
"GRATATIO PALLORUM OMNIA MALA FUGAT"
Re: BENVENUTA GILDA
ezio ha scritto:ANTO ha scritto:
Adesso la Gilda è assolutamente impeccabile.
A breve andrò a trovare il Sig. Albano, primo ed unico proprietario che me l'ha venduta.
"E mentre la moto sale sul rimorchietto, sul suo viso scende una lacrima come in un gioco di vasi comunicanti "
Penso che il sig Albano ,vista la sua sensibilità, quando la vede piangerà di gioia !
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: BENVENUTA GILDA
Giusto 2 anni fa...
https://www.honda4fun.com/home/forums/h4forum/30502
https://www.honda4fun.com/home/forums/h4forum/30502
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: BENVENUTA GILDA
Il problema non è la moto.
Re: BENVENUTA GILDA
Come dimenticarlo...
Re: BENVENUTA GILDA
IL GIORNO DELLA MEMORIA (ad avercela… )
Perché oggi mi sono proprio impanicato con i buchi di memoria. Ma andiamo con ordine.
Ierisera primo tagliando alla Gilda, dato che da quando l’ho presa e sistemata, ho fatto solamente 3500km in poco più di due anni.
Stamattina decido di farci un giro e punto verso il confine fra Treviso e Venezia, con l’intento di far visita al Sig. Albano, primo ed unico proprietario della 350 in questione.
Lo ricordo un signore anziano, camionista pensionato un po’ nostalgico, refrattario ad ogni seppur minima tecnologia, tanto che non risponde quasi mai al cellulare e quando lo fa (l’ultima volta più di un anno fa):
-Eh, lo asso sempre sora el comodin, ma tì vègneme a trovar ke gò voja de veder a moto.
Grossomodo ricordo dove abita, ma ci sono andato solo due volte, quasi tre anni fa, una delle quali con il buio e non sono proprio sicurissimo di ritrovare il posto.
La mattina è relativamente fresca ed il Terraglio è ombroso ed accogliente, per i numerosi parchi secolari delle ville venete ora in abbandono.
Arrivo al paesotto, ritrovo la piazza, giro a sinistra e m’infilo in un dedalo di viuzze tutte uguali.
Rifaccio il giro dieci volte ma non riconosco nulla…
Panico n° 1 !!!
Sul libretto della moto c’è l’indirizzo vecchio, perfettamente inutile.
Provo a chiamarlo a cellulare ma non risponde.
Provo a chiedere a qualche passante, ma senza alcun esito.
Vabbè, forse non era proprio in centro –penso- e mi rimetto sul Terraglio in direzione Venezia.
Arrivo a Mogliano e mi assale ricordo della mia maestra Ginetta che in tarda età era venuta a vivere qui i suoi ultimi giorni. Decido di cercarne la tomba in cimitero.
Il camposanto di un paese di quasi 30.000 abitanti ha un custode con tanto di ufficio presso l’ingresso. Parcheggio, faccio per scendere dalla moto… e mi rendo conto che non ricordo il cognome della buon’anima.
Panico n° 2 !!!
Prima di fare figuracce con il custode, vado a bere un caffè, mentre nel cervello mi rimbalzano cognomi improponibili, tipo Bianchini, Rossetti, Chiaretti…
Niente, sinapsi zero.
Abbandono l’idea di ricercare la povera defunta e rimetto in moto la Gilda con l’intento di tornare sulle tracce del Sig, Albano, quand’ecco che l’encefalo, sgravato dal peso della ricerca, partorisce il cognome: Chiarello!!!
Entro dal custode, formulo la richiesta ed in pochi secondi il suo PC elabora le coordinate grazie alle quali ritrovo il viso della cara signora.
Rasserenato da tanta efficienza, confido ora di ritrovare anche Albano.
Punto sul Terraglio direzione est. Vedo a sinistra quella che sembra una statua in mezzo ad un campo deserto. Penso a qualcosa inerente l’ultima guerra, tipo un caduto illustre...
Cerco il modo per avvicinarmi, prendo una laterale, torno indietro, alla fine parcheggio nel piazzale di un ristorante chiamato IL CAMMELLO.
Aggiro una siepe, salto un fosso e sono sul campo. La statua è la in mezzo. Poche decine di metri a piedi e c’arrivo. Pietra arenaria, stile seicentesco, nessuna iscrizione.
Torno perplesso alla moto, faccio per partire ma arriva di corsa il gestore del ristorante, insospettito dai miei movimenti.
Spiego il motivo della mia curiosità, lui si tranquillizza e racconta:
-Questa è la località "Il Cammello", il ristorante prende il nome da essa. La statua era nella proprietà dei conti Marcello e rappresentata un illustre antenato dell’attuale conte, famoso per certe avventure in Africa, ai tempi in cui in Africa non c'andava nessuno.
Ai piedi della statua è sepolto il cammello che il vecchio conte aveva riportato con sé…
Arrivo nuovamente al paese del sig. Albano. Rifaccio il quartiere in senso opposto (fanculo i sensi unici) ed ecco come in una magia apparire il suo condominio. Però lui non ci abita più. Una signora mi spiega che si è trasferito l’anno scorso qui vicino:
-Prendi la prima destra, poi la prima a sinistra, poi ancora a destra, attento al senso unico, fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta
Riprendo a girare in tondo. Abbandono la moto dove credo sia il baricentro delle nuove ricerche e mi metto a leggere tutti i campanelli dei condomini.
Arriva l’auto dei vigili:
-Buongiorno, favorisca i documenti!!!
Qualche vecchietto deve aver fatto la spia e segnalato il mio gironzolare.
Spiego la questione, fortunatamente con successo. Mi dicono di seguirli al comando. Il più giovane dei due si attacca al PC ed ecco uscire le coordinate giuste anche per questa ricerca.
Dopo pochi minuti suono al citofono di Albano:
-Chi che l’è?
-Son quel ke el te à comprà a moto tre ani fa”
-Ostia, speta ke vegne zò.
Si siede sulla moto, si commuove ed inizia a raccontare di quando ci andava in montagna…
https://ibb.co/me41oz
)Perché oggi mi sono proprio impanicato con i buchi di memoria. Ma andiamo con ordine.
Ierisera primo tagliando alla Gilda, dato che da quando l’ho presa e sistemata, ho fatto solamente 3500km in poco più di due anni.
Stamattina decido di farci un giro e punto verso il confine fra Treviso e Venezia, con l’intento di far visita al Sig. Albano, primo ed unico proprietario della 350 in questione.
Lo ricordo un signore anziano, camionista pensionato un po’ nostalgico, refrattario ad ogni seppur minima tecnologia, tanto che non risponde quasi mai al cellulare e quando lo fa (l’ultima volta più di un anno fa):
-Eh, lo asso sempre sora el comodin, ma tì vègneme a trovar ke gò voja de veder a moto.
Grossomodo ricordo dove abita, ma ci sono andato solo due volte, quasi tre anni fa, una delle quali con il buio e non sono proprio sicurissimo di ritrovare il posto.
La mattina è relativamente fresca ed il Terraglio è ombroso ed accogliente, per i numerosi parchi secolari delle ville venete ora in abbandono.
Arrivo al paesotto, ritrovo la piazza, giro a sinistra e m’infilo in un dedalo di viuzze tutte uguali.
Rifaccio il giro dieci volte ma non riconosco nulla…
Panico n° 1 !!!
Sul libretto della moto c’è l’indirizzo vecchio, perfettamente inutile.
Provo a chiamarlo a cellulare ma non risponde.
Provo a chiedere a qualche passante, ma senza alcun esito.
Vabbè, forse non era proprio in centro –penso- e mi rimetto sul Terraglio in direzione Venezia.
Arrivo a Mogliano e mi assale ricordo della mia maestra Ginetta che in tarda età era venuta a vivere qui i suoi ultimi giorni. Decido di cercarne la tomba in cimitero.
Il camposanto di un paese di quasi 30.000 abitanti ha un custode con tanto di ufficio presso l’ingresso. Parcheggio, faccio per scendere dalla moto… e mi rendo conto che non ricordo il cognome della buon’anima.
Panico n° 2 !!!
Prima di fare figuracce con il custode, vado a bere un caffè, mentre nel cervello mi rimbalzano cognomi improponibili, tipo Bianchini, Rossetti, Chiaretti…
Niente, sinapsi zero.
Abbandono l’idea di ricercare la povera defunta e rimetto in moto la Gilda con l’intento di tornare sulle tracce del Sig, Albano, quand’ecco che l’encefalo, sgravato dal peso della ricerca, partorisce il cognome: Chiarello!!!
Entro dal custode, formulo la richiesta ed in pochi secondi il suo PC elabora le coordinate grazie alle quali ritrovo il viso della cara signora.
Rasserenato da tanta efficienza, confido ora di ritrovare anche Albano.
Punto sul Terraglio direzione est. Vedo a sinistra quella che sembra una statua in mezzo ad un campo deserto. Penso a qualcosa inerente l’ultima guerra, tipo un caduto illustre...
Cerco il modo per avvicinarmi, prendo una laterale, torno indietro, alla fine parcheggio nel piazzale di un ristorante chiamato IL CAMMELLO.
Aggiro una siepe, salto un fosso e sono sul campo. La statua è la in mezzo. Poche decine di metri a piedi e c’arrivo. Pietra arenaria, stile seicentesco, nessuna iscrizione.
Torno perplesso alla moto, faccio per partire ma arriva di corsa il gestore del ristorante, insospettito dai miei movimenti.
Spiego il motivo della mia curiosità, lui si tranquillizza e racconta:
-Questa è la località "Il Cammello", il ristorante prende il nome da essa. La statua era nella proprietà dei conti Marcello e rappresentata un illustre antenato dell’attuale conte, famoso per certe avventure in Africa, ai tempi in cui in Africa non c'andava nessuno.
Ai piedi della statua è sepolto il cammello che il vecchio conte aveva riportato con sé…
Arrivo nuovamente al paese del sig. Albano. Rifaccio il quartiere in senso opposto (fanculo i sensi unici) ed ecco come in una magia apparire il suo condominio. Però lui non ci abita più. Una signora mi spiega che si è trasferito l’anno scorso qui vicino:
-Prendi la prima destra, poi la prima a sinistra, poi ancora a destra, attento al senso unico, fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta
Riprendo a girare in tondo. Abbandono la moto dove credo sia il baricentro delle nuove ricerche e mi metto a leggere tutti i campanelli dei condomini.
Arriva l’auto dei vigili:
-Buongiorno, favorisca i documenti!!!
Qualche vecchietto deve aver fatto la spia e segnalato il mio gironzolare.
Spiego la questione, fortunatamente con successo. Mi dicono di seguirli al comando. Il più giovane dei due si attacca al PC ed ecco uscire le coordinate giuste anche per questa ricerca.
Dopo pochi minuti suono al citofono di Albano:
-Chi che l’è?
-Son quel ke el te à comprà a moto tre ani fa”
-Ostia, speta ke vegne zò.
Si siede sulla moto, si commuove ed inizia a raccontare di quando ci andava in montagna…
https://ibb.co/me41oz
Io pensai tutto e tutto valutai, gli anni a venire sapevano di spreco, e di spreco sapevano gli anni addietro...
Re: BENVENUTA GILDA
Sempre bello leggere i tuoi racconti!!