host imagecertificity.comLA CRONACA:Quest’anno è stata una faccenda grossa: 23 moto in arrivo da Trentino, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana, per un totale di 25 persone delle quali 24 a pranzo.
Ritrovo come previsto, tutti puntualissimi, manca solo Mario che è ancora a casa con la verdona che piscia benzina e gli bagna le candele. Gli mando un messaggino con i suggerimenti del caso e dopo qualche minuto mi richiama trionfante che ha risolto. Però dice che, vista l’ora, ci intercetterà da qualche parte. Seguirà un intenso scambio di sms (strada facendo) per fissare il punto di ritrovo.
Finalmente partiamo, ma dopo meno di 5km, mi si affianca Kekko e mi fa segno che deve fare benzina… Non posso crederci!!! L’avevo raccomandato a tutti: “serbatoi pieni e vesciche vuote”
Vabbè, ci fermiamo per accontentarlo e ripartiamo. Dopo altri 5km di nuovo tutti fermi perché a Cordignano c’è Joe che ci aspetta tranquillo come una Pasqua e dobbiamo aspettare che si metta il casco, si infili i guantoni, si sistemi il foularino e carichi la sua signora dietro…
Pochi chilometri dopo ci aspetta Giuseppe, ma lui si fa trovare prontissimo, tanto che non rallentiamo neppure ed in un nanosecondo ci si accoda.
A Caneva inforchiamo la salita del castello e al primo tornante uno arriva lungo e tampona quello che gli sta davanti
Poi finalmente entriamo nel bosco del Cansiglio, dove la trasparenza delle giovani foglie dei faggi lascia filtrare una luce verde incantata, tanto che pare d'essere in una cattedrale gotica ed i tronchi grigi ne sono le colonne.
Nei tornanti, gli specchietti della Cocorita mi rimandano la visione della lunga processione che mi segue. io tiro le cambiate oltre gli 8000 giri e… la cattedrale adesso ha pure l’organo...
Arriviamo a La Crosetta, scendiamo il Fadalto e facciamo tappa sotto al campanile di Fregona, dove faccio parcheggiare tutte le Four da una parte e le “non Four” vanno in castigo dietro alla lavagna.
Siamo di nuovo in sella. Osigo, Anzano e Vittorio Veneto. A Serravalle c’è il Mario con la morosa e la verdona che si accodano in un lampo.
Infiliamo la Valsana, scorriamo sotto a Castelbrando di Cison e sfioriamo Follina con il suo chiostro cistercense. Faccio segno a Marco Pederiva di guidare lui ora la colonna, io lo seguo a ruota e mi trascino dietro tutti gli altri. Cosma fa la motoscopa e controlla che nessuno resti indietro.
Dopo aver attraversato i borghi di Premaor e Campea, Marco si ritrova nelle curve di casa ed inizia a tirare il collo alla 400. Ci ingarelliamo fra le colline coperte di vigne che ci sfilano accanto.
Arriviamo alla sede di Prosecco Serre, un cocuzzolo che svetta fra le colline circostanti, dove Marco ci illustra i processi produttivi dei suoi vini e ci mostra le cisterne di fermentazione, quelle di stoccaggio e le linee di imbottigliamento. Infine ci conduce attorno ad un grande tavolo con ogni ben di Dio: affettati, olive, sottaceti, stuzzichini, salatini ed ovviamente prosecco a fiumi.
Il tempo passa ed ho veramente grosse difficoltà a trascinar via la schiera di beoni che ormai si è spiaggiata nello sbrago più totale. Infatti, appena risaliamo sulle moto, eccone subito uno che perde l’equilibrio e cade da fermo. Vabbè, dai che vuoi che sia…
Saliamo a Combai, poi percorriamo la strada lungo la costa delle colline fino a Miane dove saliamo su al Carmine. Arriva una telefonata: qualcuno ha dimenticato lo zainetto a Prosecco Serre…
Risolta la faccenda dello zainetto, siamo finalmente con le gambe sotto il tavolo. Si sta bene, il posto è accogliente e la compagnia è buonissima. Fuori il tempo si sta guastando ma davanti allo spiedo non si scende a compromessi.
Mai vista tanta gente all’H4-PROSECCO. Sembra Cereglio… manca solo la pioggia…
Ragazzi, piove!!!
Dolce, caffè, grappino veloce evvia. Ma la moto di quello che era caduto da fermo non va: tartaglia, singhiozza e borbotta. Lui dice che ha iniziato a far così subito dopo la caduta. Decide di lasciarla sul posto e rincasare come passeggero.
Io mi occupo di riportare i partecipanti fuori dall’intrico delle stradine fra i boschi, in modo che possano prendere la strada di casa in totale autonomia e senza difficoltà. Gli ultimi saluti sono a Ponte della Priula, dove si staccano quelli diretti verso Treviso-Padova-Venezia.
I più tranquilli di tutti? Enzo, Ezio e Marinoni, che fra un rutto e una scoreggia hanno scelto di pernottare sul posto e lasciar passare la perturbazione. Alla sera escono di nuovo col padrone del B&B a proseguire lo studio del Prosecco.
Grazie davvero di cuore a tutti i partecipanti:
Marco Pederiva
Italo Panighel
Matteo Gambillara
Kekko
Mario Di Giulio con morosa
Mario Cozzi
Ezio Pezzola
Enzo Prandi
Graziano Marinoni
Marco Minerva
Lorenzo Eretico LoPez
Cosma Tiozzo
Riccardo Poli
Claudio Fauni + Paolo
Luca Stagnoli
Polloni Massimo
Livio Migliorini
PaoloTV
Joe1949 + moglie + amico
Giuseppe Ceolin
Ed un grazie speciale a Marco e alla sua signora per la splendida ospitalità e… a presto per l’edizione 2018 con ricchi premi e cotillons