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Consigli per l'acquisto di una Honda d'epoca

Innanzi tutto accattarsi una moto è sempre una cosa sana e giusta! Soprattutto una Honda.

Ciò detto, i consigli che seguono sono esclusivamente indicativi e non intendono essere da considerarsi come “regole”, quali altri siti propongono.

Insomma, l’unica “regola” da seguire, secondo me è: “Se la moto ti attira e c'hai il grano, accattala!”. Inoltre, inutile nasconderlo, se le moto possono essere acquistate “a ragion veduta”, è altrettanto influente la “ragione di cuore”. Quindi, lasciarsi andare a caricarsi un rottame, solo perché lo aveva il suocero del cugino di quella topa della panettiera e ti sfrecciava davanti tutti i giorni quando tu avevi 12 anni e una bici sgangherata e ti ripetevi “minchia prima o poi ti faccio vedere io” e quel poi è arrivato… bene accattati il rottame, anche se il suddetto suocero ormai riposa in pace. E non stare a farla troppo lunga se c'ha la leva della frizione storta. Ma soprattutto, ritorna a farti vedere con il bolide dalla panettiera fica. Idem valga al femminile, ovviamente…

Raramente, però, potrete pretendere di comprare una moto di trent’anni per usarla all’istante. È possibilissimo con le Honda, ma è consigliabile un minimo di cura per ridare un po’ di vigore al mezzo. Qualche controllata è utile, anche se avete acquistato un mezzo che funziona egregiamente.

Veniamo ad alcuni consigli specifici per l’acquisto di Honda d’epoca. Attenzione: stiamo parlando di Honda. Gli stessi consigli non valgono per Guzzi, Ducati, Morini, Benelli o altri catenacci. Qui si parla di Honda. E chi non è d’accordo…

1 Il prezzo.
NON ha senso nessun listino sull’usato. Neanche indicativo. Sono totalmente inutili i prezzi indicativi forniti da varie associazioni o club. Per una moto usata, il prezzo è sempre un fattore che abbraccia infinite combinazioni di parametri, non ultimi il portafoglio dell’acquirente e le psiche delle due parti.

2 Partiamo dal caso estremo:
…avete trovato una Honda CB 750 K0, del ’69, unico proprietario, sempre in garage, 1567 km, tutta originale, documenti ok, neanche una riga a 150 Euro. Ecco: in questo caso non ci sono dubbi. Se proprio non siete sicuri, mandami un messaggio, che me la compro io!

3 Documenti.
Se la moto è stata radiata può essere reimmatricolata. Vedi FAQ in merito. Ma sovente non ne vale la pena. Ciò non toglie che possa essere un buon affare, sia per pezzi preziosi, sia per, eventualmente, comprarne in un secondo tempo una gemella, con documenti ma in condizioni peggiori, e di 2 farne 1 marciante.

Insomma le combinazioni sono varie. E cmq una moto senza libretti può essere pagata meno della metà di quanto si pagherebbe una regolare. Eccezione fatta per modelli particolari e fuori-strada.

4 Motore.
Le Honda NON hanno problemi di motore. A meno che uno non se la vada a cercare, i motori Honda durano decenni. Ho acquistato moto ferme (spente) da 17 anni e sono ripartite. Motori rimontati da zero partono (anche senza olio!). Quindi, a meno che non vi sia una rottura evidente sulla testa, oppure una fusione o grippaggio, o una catena di distribuzione rotte, un motore Honda parte.
Se poi non va molto bene, può essere imputato, alla carburazione o all’accensione. Le catene di distribuzione, per esempio, se lasciate troppo senza regolazione, possono essere rumorose e rischiare di rompersi.
Controllate sempre il cambio, che innesti tutte le marce. È totalmente inutile (funzionano sempre), ma vi darà un fare “saccente” di fronte al venditore.

Ma vediamo due casi:

4.1 Il motore parte.
Se gira bene, appena si da gas sale di giri, tutto OK. Se ha qualche tentennamento, può essere un semplice problema di punterie o di carburi.
Se è troppo rumoroso ai bassi, la catena di distribuzione può essere da registrare o cambiare. Vedete quanto scalare dall’acquisto. Attenzione: i bicilindrici a barre di torsione SONO rumorosi in testa. Non è un segno di danno. Innestate una marcia e controllate che la frizione stacchi (anche a motore spento). Regolatevi di conseguenza se slitta o non stacca, richiedendo riduzioni di prezzo.

4.2 Il motore non parte.
Fate calare subito il prezzo, oppure proponete al venditore di farvelo partire lui, se ci riesce, se intende restare su quel prezzo. Attenzione: soprattutto i four di piccola cilindrata, hanno i getti facilmente intasabili. Se non parte, può essere solo una causa di carburi sporchi. Controllate comunque che dia scintilla (se non ha più la batteria, fate ponte con la macchina). Ma in ogni caso, anche se non parte, un motore Honda partirà. Non mi soffermerei troppo sul da farsi, e porterei comunque a casa il mezzo. Un consiglio: date sempre una sniffiata nel serbatoio e passateci eroticamente un dito dentro e leggete il paragrafo in merito.

Un aneddoto. Mi è capitato di comprare una CB500 F a 300 mila, perché il proprietario non ne voleva più sapere, poiché non partiva. Effettivamente non gli dava neanche scintilla. Muto e rassegnato, l’ho pagata e presa. Giunto a casa, ho riposizionato l’interruttore di massa (quello sul manubrio) nella posizione “on” e la moto è partita… mi dispiace per il povero mentecatto, ma gli affari vanno anche così.

5 Carrozzeria
La carrozzeria è fondamentale. È meglio trovare una moto con carrozzeria originale, senza un graffio, a pochi soldi, che una moto riverniciata, coi bozzi dappertutto, senza fianchetti e che costa una cifra!
Fatta questa premessa di tanto profondo significato, veniamo ad alcune considerazioni che ne possono discendere.
Nuovamente: se il pezzo è raro, oppure lo desiderate più di un orgasmo con il/la vostro/a sex symbol preferito, allora acchiappate pure anche un catrame tutto arrugginito e ammaccato.
In generale, però, visto che in Italia le Honda possono al massimo risalire agli anni ’60 (rari pezzi degli anni ’50) è chiaro che più la moto è recente e meno dovrebbe essere malconcia.
A meno che non vi servano solo pezzi di meccanica, evitate di acquistare moto riverniciate. Ricordate che le vernici Honda sono difficili da replicare, costa parecchio il lavoro e difficilmente otterrete un risultato anche solo simile all’originale. Tenete anche conto dei vari adesivi e strati di trasparente che costituiscono i motivi e i colori Honda. Si possono trovare, ma a fatica e spesa. Se pensate di restaurare il vostro acquisto, considerate quindi tutti i parametri. Talvolta ho acquistato una moto anche con carrozzeria riverniciata e/o ammaccata per poi sostituirne “in toto” la carrozzeria, comprandone un secondo modello, magari mal messo in altre parti.

Attenzione: pare che non si trovino più fianchetti originali per alcuni modelli, come pure i copristeli e altre parti. Queste sono tutte parti praticamente impossibili da replicare. L’unica soluzione saranno i mercatini, ma occhio ai prezzi.
Anche questo è un parametro di discussione del prezzo di acquisto.

6 Serbatoio.
Date sempre una sniffiata nel serbatoio e passateci eroticamente un dito dentro. Se puzza di benzina vecchia, la moto può essere ferma da molto tempo (anni). Se la moto non parte, può essere solo a causa di incrostazioni nei getti, dovute al colorante che veniva messo nella super. Inoltre se l’interno del serbatoio si presenta arrugginito, con buona probabilità la ruggine è scesa nei carburi, intasandoli. Considerate il prezzo e il tempo per il trattamento con la tankerite.

7 Ruote.
Gomme nuove o fruste, a mio parere, non incidono quasi sul prezzo della moto, nel caso di Honda d’epoca. Battistrada apparentemente poco utilizzati possono essere così rinsecchiti da doverli cambiare. Può essere di un certo valore trovare le coperture dell’epoca, ma poi usereste la moto solo per spingerla coi piedi e fare brum brum con la bocca, perché si renderebbe troppo pericolosa…
Se però trovate un mezzo che monta gomme nuove, è sempre meglio! Ma non discuterei sul prezzo più di tanto, se il mezzo è valido, ma ha le gomme da cambiare.
Occhio alle cromature dei cerchioni. È caro e laborioso farli ricromare. Valutate la spesa e il conseguente ribasso. Sempre che il mezzo non sia così raro da valerne cmq la pena. Guardate che non vi siano raggi rotti o troppo molli. Fate passare una chiave e sentite il rumore che fanno.

8 Dichiarazioni del proprietario e conseguenti atteggiamenti dell’acquirente.
Quello che dice chi vende una moto è praticamente trascurabile! Il venditore migliore è quello che vi lascia il tempo di guardare, senza assillare. Di solito, le frasi tipiche comunque sono sempre le stesse. Ecco come reagire.

“Gli ho speso ottocentomila lire per rifare l’impianto, le bobine e l’alternatore”.
Significa che la moto ha avuto un trattamento poco consono. Bene per le bobine nuove, ma una riparazione del genere non aggiunge una lira al valore della moto.

“Ho speso mezzo milione per rifare catena di distribuzione e valvole”.
Controllate che effettivamente il motore non faccia rumore (soprattutto ai bassi regimi).
Nel caso, questo è un intervento che rivaluta in parte il mezzo

“L’ho sempre tenuta in garage”.
Hai fatto bene, ma questo non ti aggiunge nulla. Attenzione alle moto vissute in località marine. Anche in garage, l’aria satura di sale corrode sia gli allumini sia i cromi. Osservate con maggiore attenzione le moto che provengono da località marine.

“Ciò speso una cifra per i carburatori e le puntine”.
Bah… ordinaria manutenzione. Potreste dover rifare l’intervento dopo poco.

“Adesso sentissi come va, minchia è un siluro”.
Allora perché non la accendi??? Una moto che arriva in moto, comunque si fa apprezzare di più.

“La vendo solo perché ho bisogno di spazio”.
È plausibile, ma di solito nasconde qualche rogna.

“Da quando abbiamo i figli non la usavo più”.
E allora? Perché non te la tieni lo stesso?
Ricordatevi che da quando sono stati eliminate le tasse di proprietà sulle moto d’epoca, nessuno vende più la moto per non dover pagare annualmente il bollo. Cosa che un tempo costituiva un serbatoio di gente che voleva disfarsi dei mezzi, proprio per evitare di pagare, senza usarli. Ora chi vende ha ragioni più pensate. Cioè è più facile che la moto non vada bene.

“Mia moglie non me la fa usare più”.
Divorzia!
Le mogli, per me, sono state la migliore fonte di ottimi acquisti. Mariti esasperati, tristi e malinconici nel vedere il loro sogno di gioventù relegato dietro il motore della lavatrice e lo stendibiancheria, assillati quotidianamente da discorsi tipo “Quando è che dai via quel rottame che puzza d’olio? Che lo sai che lì vorrei metterci il baule di mia madre, quello con tutti i ricordini, tipo le gondole di plastica di Venezia e la Madonnina con la neve di Milano!

9 Freni.
La moto è inchiodata, si fa fatica a muoverla
Non è un problema serio, sono solo i freni che si sono inchiodati. Questo non svaluta il pezzo. Tutt’al più fate scena e fatevi togliere qualcosa.

10 Impianto elettrico
A parte l’esempio paradossale riportato nel paragrafo 5, l’impianto elettrico può essere sovente causa di malfunzionamenti, taluni anche di ingente costo di riparazione. Il peggio che può capitare è che la moto non ricarichi la batteria. Questo è uno dei casi più frequenti di “pacco”. È praticamente impossibile da diagnosticare, all’atto di una visione rapida della moto. Dovreste munirvi di tester e andare a misurare la corrente in uscita dai cavi del diodo raddrizzatore e accertarvi che sia quella specifica per il modello che vi state per cumprà. Non potendo fare questo, potete solo fidarvi del venditore. Tentate la sua onestà chiedendoglielo. Altra causa può essere il generatore al volano. Anche in questo caso c’è poco da fare.
Sempre malfunzionamenti cronici (moto a 4 cilindri che va a 2 o a 2 che va a 1) sono dovuti alle bobine, alle pipette e relativi cavi e al gruppo puntine e condensatori. Se avete sospetti, chiedete di aprire il coperchietto delle puntine (in basso sui 4 cilindri, in alto sui bicilindrici) e date un’occhiata all’usura delle puntine. Se la moto gira con tutti i suoi cilindri, ma ogni tanto scoppia in anticipo, non illudetevi che sia una Harley. Le Honda NON devono fare questi scherzi. Il problema non è grave. Basta ri-sincronizzare i tempi, come spiegato sui manuali d’uso.
Altre parti di impianto che non funzionino io non le considererei neanche. Ovvero: frecce, clacson, luci, spie non sono così diffidi, né tantomeno costosi da riparare. Non starei proprio a fare questioni se una freccia non funge (piuttosto controllate che il bulbo sia originale!).
Il motorino di avviamento può slittare o non fungere del tutto. Regolatevi voi. Una riparazione può in media costare sui 100 Euro. Vedete di farveli scalare. Non merita però, neanche in questo caso, la rinuncia a un buon mezzo, solo per il motorino di avviamento. Controllate piuttosto che i vari pezzi (fanali, frecce, strumenti, ecc...) siano appunto originali e che i cavi dell’impianto (sotto le selle e dietro i fianchetti) non siano stati sostituiti. Per questo impratichitevi con i colori dei cavi Honda: serve sempre.

11 Se avete perplessità…
Se la fate troppo lunga, che “questo non va, quello è rotto, questo non mi piace, ecc...”, allora abbiate la buona cura di non fare perdere troppo tempo al venditore. Gli annunci “no perditempo” (ma mi domando chi si ritiene un perditempo!) sono ridicoli, ma come acquirenti dovreste comunque avere l’attenzione giusta anche per il venditore che, in sostanza, si sta privando di qualcosa.
Se le perplessità sono di altro tipo (specialmente economiche) non affrettate l’acquisto. Dormiteci su, ma ricordatevi che… ogni mollata è persa! Inoltre sentitevi un po’ “paladini della salvezza dei rottami”, soprattutto nell’acquistare ferri vecchi, sicuramente destinati allo sfascio. Recuperare un vecchio modello, a volte, è una sensazione che per pochi non ha prezzo.

Buoni acquisti!

Courtesy of Trike

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